venerdì 14 agosto 2009

Per non dimenticare mai Patrizia Rodi..33 anni













http://www.bresciaoggi.it/stories/Cronaca/68274_morta_dopo_loperazione_processo_per_due_medici/

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/17_autopsia/



Morta dopo l'operazione
processo per due mediciL'UDIENZA. Giudicati innocenti tre sanitari. Gli altri saranno in aula dal 30 novembre 2010

Patrizia Rodi, 33 anni, era deceduta per una laparoscopia Prosciolto il marito, accusato di avere ritardato i soccorsi
09/07/2009e-mailprint
Il pronto soccorso della clinica Sant'Anna. Patrizia Rodi, allora 33 anni, morì in seguito ad una laparoscopiaDue medici dovranno rispondere di omicidio colposo per la morte di Patrizia Rodi, la 33enne bergamasca deceduta al Civile nel gennaio 2006 dopo una lunga agonia innescata da una laparoscopia eseguita nel settembre dell'anno precedente al S. Anna. Lo ha deciso il gup Enrico Ceravone al termine dell'udienza preliminare che si è svolta ieri al Palagiustizia cittadino. Al processo, che prenderà il via il 30 novembre 2010, gli imputati saranno, a quanto si è appreso, il sanitario della clinica cittadina che operò la donna e quello che acconsentì alle sue dimissioni, assistiti rispettivamente dagli avvocati Ilaria Crema e Massimo Jasonni. È stata invece emessa sempre ieri l'ordinanza di non luogo a procedere per altri tre operatori che avevano partecipato all'intervento.
NON DOVRÀ TORNARE in aula nemmeno il marito della donna, Massimiliano Tomezzoli, che ha scelto il rito abbreviato. L'uomo era finito tra gli indagati per omicidio colposo, accusato di avere soccorso e riportato troppo tardi la moglie in ospedale. Il pm Silvia Bonardi aveva chiesto per lui una condanna ad un anno e sei mesi. Il gup lo ha ritenuto innocente. Tomezzoli è anche parte in causa per aver presentato una denuncia in Procura di «omicidio colposo causato da grave negligenza medica».
Patrizia Rodi si era sottoposta alla laparoscopia esplorativa, intervento di routine, nel settembre del 2005 per capire come mai non riuscisse ad avere un figlio. Durante questo intervento, si scoprì poi, le era stato perforato l'intestino. Di nuovo accompagnata in clinica in preda ai dolori, Patrizia fu sottoposta ad un ulteriore intervento che le avrebbe provocato uno choc settico. Dopo un'agonia di quattro mesi, morì nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Civile,
I LEGALI della difesa sono comunque fiduciosi. Per Jasonni «siamo in una fase di udienza preliminare, e il codice prevede che nel dubbio si vada comunque a giudizio». Chiarisce che serviranno consulenze perché è un processo di natura prettamente tecnica, ma alla fine le cose si sistemeranno.
Incisiva Crema: «Ancora oggi - spiega - allo stato delle cose, le risultanze delle consulenze del pubblico ministero e di parte escludono sin da questa battuta una responsabilità e una colpa grave. Ritengo dunque che già immediatamente si potesse addivenire ad un proscioglimento». Ciò detto, l'avvocato non si stupisce del rinvio a giudizio ma «sicuramente dell'assoluzione del marito poiché le perizie individuano nel ritardo dei soccorsi la causa principale dell'effetto morte».

Natalia Danesi

Natalia Danesi

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