domenica 16 agosto 2009

Per non dimenticare mai Elio Simone, 67enne

http://www.informazione.it/z/11E4205C-07D6-4EAE-A93F-47B4B8FF97B5/LO-TRASFERISCONO-E-MUORE-INDAGATI-37-CAMICI-BIANCHI-Lecceprima-it



Trentasette medici, fra cui due primari, indagati con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Elio Simone, pensionato, 67enne di Lecce, deceduto il sei aprile scorso nel reparto di pneumologia all’ospedale di San Cesario. Sul registro degli indagati compaiono i nomi dei “camici bianchi” di due interi reparti: lo staff della terapia intensiva del “Vito Fazzi” e i medici del reparto di pneumologia del nosocomio di San Cesario.

La Procura vuole approfondire le cause del decesso per il quale i figli del pensionato – assistiti dall’avvocato Roberto De Matteis - hanno chiesto ed ottenuto i necessari accertamenti sporgendo denuncia. Il pm Antonio De Donno ha disposto per domani mattina l’autopasia sul corpo del pensionato affidata al medico legale Roberto Vaglio. Le perplessità dei famigliari si concentrano sulle motivazioni che hanno convinto i medici a trasferire il proprio congiunto da un reparto attrezzato e di grande monitoraggio ad un centro privo di qualsiasi specializzazione.

Nel febbraio scorso Simone venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico al cuore eseguito dall’equipe medica dell’ospedale “Vito Fazzi”. L’operazione venne effettuata con successo tant’è che la degenza di Simone scivolò senza particolari intoppi. Come segnalano nella loro denuncia i famigliari, il pensionato venne trasferito - contro il parere degli stessi parenti e di qualche medico dello stesso reparto – a San Cesario. E per i figli, il proprio congiunto non era ancora nelle condizioni fisiche per lasciare un centro così specializzato ed essere “dirottato” a San Cesario.

Nella notte precedente al decesso, a quanto se ne sa, Simone aveva accusato una crisi e i medici erano stati costretti ad attaccargli un respiratore artificiale. Poi, il decesso nella notte tra il 5 e il 6 aprile per un arresto cardiocircolatorio. Ad accorgesi dell’improvvisa dipartita è stata la moglie, la mattina successiva. Per ora, come detto risultano indagati 37 medici. Si tratta di un atto dovuto del pubblico ministero che si è mosso con un intervento “a pioggia” per focalizzare al meglio eventuali responsabilità. Dopo gli esiti dell’autopsia, il gran numero di indagati subirà una fisiologica scrematura.
Francesco Oliva

Nessun commento:

Posta un commento