venerdì 14 agosto 2009

Per non dimenticare mai Alessia Sicolo...18 anni






http://magazine.ciaopeople.com/News_WorldInfo-1/Cronaca-1/Investita_in_Grecia,_muore_dopo_una_settimana_18enne_napoletana-12568




Investita in Grecia, muore dopo una settimana 18enne napoletana
Dopo sette giorni di agonia, è morta a Napoli Alessia Sicolo, 18enne del Vomero, investita a Corfù durante una vacanza con le amiche. I genitori accusano carenze nell'assistenza sanitaria degli ospedali greci

Aveva sognato a lungo quel viaggio con le amiche per festeggiare la maturità. Ma il suo primo viaggio da sola è diventato per un’amara fatalità anche l’ultimo. Alessia Sicolo, 18enne del Vomero è morta pochi giorni fa dopo essere rimasta vittima di un grave incidente stradale nell’isola greca di Corfù, meta prescelta delle sue agognate vacanze estive.

Alessia era stata investita da un’automobile il 20 Luglio scorso, mentre si trovava sul sediolino posteriore di una moto a quattro ruote, il quad. L’urto forte con la vettura la sbalza in aria, un volo di dieci metri, giù per un burrone. In ospedale le condizioni di Alessia non destano inizialmente preoccupazioni, solo dopo qualche ora iniziano i primi problemi a cuore e polmoni dovuti alla rottura della valvola mitrale. I genitori, precipitatisi sull’isola, non possono far altro constatare le gravi carenze sanitarie. “Manca il cardiochirurgo, negli ospedali più attrezzati di Salonicco e Atene non ci sono posti liberi, diagnosi e terapie si dimostrano incomplete, o comunque non adeguate ad affrontare il caso” riferiscono il papà e la mamma di Alessia che decidono di riportare a Napoli la ragazza per affidarla a cure migliori.

Ma il ritorno in patria diventa una vera e propria odissea. Né la Farnesina, né la Protezione Civile, né tantomeno l’Aeronautica militare contattati dai signori Sicolo si mobilitano in loro aiuto. L’unica soluzione è pagare di tasca propria 14.500 euro per noleggiare un volo charter della compagnia Volitalia. La partenza fissata per venerdì slitta però di un giorno per colpa di “un ritardo nella preparazione dei report medici, richiesti dai rianimatori dell'aereo ai medici ospedalieri, convinti che un'ulteriore attesa avrebbe stabilizzato le condizioni cliniche ottenute con la nuova terapia”. Atterrati a Napoli, Alessia viene subito ricoverata all’ospedale San Paolo, ma le condizioni, a cinque giorni dall’incidente, sono già molto critiche. Viene perciò disposto il trasferimento d’urgenza al Monaldi per sottoporre la ragazza ad un’operazione di ricostruzione della valvola mitrale. Nonostante il buon esito dell’intervento, il cuore di Alessia smette di battere il 28 luglio.

Una settimana. Tanto è durata l’agonia di una giovane ragazza che da grande sognava di fare il medico, e che dalla malasanità è stata uccisa.

Enrica Raia

3 commenti:

  1. Mi manchi stellina mia...

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  2. grazie di aver pubblicato il mio articolo su questo blog, mi auguro con tutto il cuore che ciò che è capitato ad Alessia non accada più. E' assurdo morire a quell'età per un errore di chi è lì per aiutarti a star bene.

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  3. Insieme possiamo fermarli..
    in questo blog vogliamo dare un volto ai nostri Angeli e non un'agghiacciante casistica,scolpire nelle menti e nel cuore delle persone, tutti coloro che MAI Dimenticheremo,ricordare chè è capitato a loro ma poteva capitare a noi, e per loro dobbiamo fermare quei camici bianchi macchiati di sangue innocente, affinchè Orrori simili non accadano più.
    Un abbraccio

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